Del Fagiolo cannellino di Acerra si ha addirittura testimonianza già in una vecchia guida del Touring Club Italiano edita nel 1938. Il “Dente di morto” è stato per secoli e secoli uno degli alimenti base della dieta contadina campana. Le sue proprietà organolettiche sono frutto dei terreni di proprietà vulcaniche, di medio impasto, facilmente lavorabili e molto ricchi di elementi nutritivi.
I tratti distintivi di questo particolare fagiolo sono riscontrabili nella buccia sottile, quasi impercettibile al palato e nell’eccellente pastosità. Negli ultimi anni, però, la coltivazione di questo fagiolo ha subito un drastico ridimensionamento, aggravato anche dalla forte crescita di prodotto importato da varie parti del mondo.
Nell’ambito di un programma di recupero e valorizzazione del GERMOPLASMA orticolo campano, finanziato e sostenuto dalla Regione Campania, è stato per fortuna recuperato l’ecotipo “Dente di morto” e attualmente viene ancora coltivato da un piccolissimo gruppo di agricoltori locali. Nella tradizione gastronomica partenopea il fagiolo cannellino “Dente di morto” viene proposto in piatti come “pasta e fagioli” e zuppe varie.
400gr di Riso
150gr di Fagioli cannellino "dente di morto"
150 gr di Petto di pollo
1 dado
menta fresca
1 bucchiere di vino bianco
noce di burro
sale
pepe
olio
Mettere per 8 ore circa i fagioli a bagno. Il giorno successivo, in una pentola a pressione, ammorbidite i fagioli finchè punzecchiandoli con una forchetta si schiacciano. Non devono essere completamente cotti perchè finiranno la cottura assieme al riso.
A parte preparare il brodo.
Tagliare il pollo a dadini e riponetelo in una ciotola con del vino e la menta per circa 30 minuti.
In una padella grande, soffriggetel'olio e immergete il pollo con il suo condimento,aggiungete i fagioli, che avrete cucinato precedentemente, una tazza di brodo e infine il riso .
Cuocere a fuoco basso il riso aggiungendo poco alla volta il brodo Quando il riso è al dente amalgamarlo con burro crudo e lasciarlo mantecare per qualche minuto.
Impiattate con qualche foglia di menta fresca
ll bianco rappresenta innocenza, virtù e fedeltà, inoltre simboleggia anche la pulizia, un elemento fondamentale nella mia vita. E' il colore utilizzato nei matrimoni un settore in cui opero da poco ma che mi sta appassionando quanto la cucina.
e con questa ricetta partecipiamo al contest:
cavoli.. chissà che splendido sapore aveva il tuo riso!!!! già a me piace sempre così poi... buonoooo
RispondiEliminaprovalo e facci sapere:)
RispondiEliminaFelice di conoscerti, insieme a Flò da domani decideremo il vincitore del contest. Il tuo riso è davvero interessante....che qualità di riso hai adoperato???....In bocca al lupo!
RispondiEliminaP.s.... sono diventata tua fissa lettrice...a presto
Ciao ti ringrazio, per questa ricetto abbiamo usato riso scotti per risotti
EliminaRiso arborio
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